E’ sabato, io e il mio fidanzato siamo a passeggio in una soleggiata Milano, mentre ci dirigiamo verso il Duomo dove più tardi avrei dovuto incontrare un’amica la mia attenzione cade su un signore distinto, appoggiato al muro di una banca tenendo in mano un cartello, in un’attimo lo noto e passo oltre come si fa la maggior parte delle volte, si nota e poi ci si gira dall’altra parte, qualche passo più avanti mi fermai per poi tornare sui miei passi, mi avvicinai e con il migliore sorriso che potessi sfoggiare gli appoggiai una mano sulla spalla, lo salutai e gli chiesi se quella mattina avesse fatto colazione e lui altrettanto sorridente mi rispose: “Eh signorì, magari, mi sarebbe andata di lusso!”
Nel giro di 5 minuti Maurizio stava sorseggiando il suo caffè e accanto a lui aveva un sacchettino con la merenda, brioches, panino e acqua,il mio fidanzato gli porge dei soldi dicendogli chequelli erano per domani,il massimo che potessimo fare in quel momento, nel frattempo avevamo iniziato a parlare, Maurizio ci racconta di come era bella la sua vita con la sua impresa edile, che lui è geometra e di come lo stato gli abbia portato via tutto, di come si sia preso fino all’ultimo centesimo che aveva e di come sia finito per la strada, Maurizio è un senzatetto.
Voglio capire di più, Maurizio si racconta, si apre a noi e ci dice che è fortunato perche riesce ad andare in dormitorio e in mensa ma la vita per strada è dura che bisogna stare attenti, nel frattempo si fermano tante persone a guardarci ridere e scherzare, sembrano quasi infastidite da noi e da Maurizio, molti sono gli sguardi taglienti, la gente ci guarda di sfuggita cercando di capire, molti danno uno sguardo veloce ai cartelli che ha Maurizio, altri borbottano qualcosa, un signore si ferma, legge la storia brevemente scritta sui cartelli di Maurizio, lo guarda, mette mano al portafogli e gli lascia qualcosa dicendogli: “Questa non è carità, forza!” credo che da quelle poche righe abbia capito la situazione nella quale si è trovato Maurizio, nella quale nessuno di noi si vorrebbe mai trovare nemmeno per un giorno.
Maurizio è un signore Italiano al quale è stato portato via tutto, è la classica persona che potrebbe abitare accanto a casa tua se solo avesse una casa, è un signore composto, vestito bene, se non fosse per i cartelli e il cappellino per raccogliere qualche spicciolo non lo diresti mai che è un senzatetto, ti sembrerebbe una personache stà aspettando qualcuno, invece no.
Ci racconta di come non comprende quelli tutti sporchi e puzzolenti, di come puoi veramente voler andar via dalla strada se non fai nulla per volerlo, se non ti rendi un minimo presentabile, ci racconta che nei dormitori ci si può lavare, che se hai bisogno di vestiti te li danno e che c’è anche un servizio di lavanderia dove puoi lavare le poche cose che hai gratuitamente.
Non conosco Maurizio, non conosco tutta la sua storia ma, quel poco che mi ha raccontato mi è rimasto impresso nella mente, ci ho pensato per giorni, continuo a pensare alla fortuna che ho di avere un tetto sulla testa, avere un lavoro che, è vero, non mi fa fare i soldoni ma almeno mi permette di vivere dignitosamente, dignitosamente come lui affronta ogni giorno la strada e gli sguardi taglienti dei passanti tra l’indifferenza e le critiche, di come si tiene pulito e composto sperando che qualcuno gli offra un lavoro.
Io non ho molto da poter offrire, ho però la possibilità di portare all’attenzione ciò che mi è capitato sabato, di come mi abbia colpito questo signore, ho la possibilità che le mie parole girino e che forse qualcuno abbia un lavoro da offrirgli.
L’altro giorno mi si è accesa la lampadina e l’ho chiamato, gli ho parlato di cosa volessi provare a fare, gli ho detto che non gli avrei assicurato nulla,che tentare non nuoce e, con il suo consenso è nato questo articolo che con il mio blog non ci azzecca nulla ma con me si, perche anche questa sono io, se posso dare una mano non mi tiro indietro.
Spero che questo articolo giri un po’ nel web e spero che qualcuno nella zona di Milano possa offrirgli un lavoretto.
Potete scrivere a unlavoropermaurizio@gmail.com
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